Google Website Translator Gadget

sabato 24 luglio 2010

la mia coperta

il top è ormai noto ma il back? ... eccolo!
Ma questo back ha una storia che ora racconto.
L'avevo immaginato verde. Ho comperato la stoffa che prevedeva delle giunture; arrivato il momento di cucire i pezzi ho realizzato che non era sufficiente perchè la coperta era diventata più ampia del progetto originale.
Allora ho comperato altra stoffa, la prima era scura, la seconda chiara per continuare anche dietro il disegno del top. Quando acquistai questa stoffa chiara non avevo con me il top e neppure la stoffa scura.
Son arrivata a casa, ho accostato il colori e ho scoperto che insieme... non mi piacevano.
Ho cercato, per un po' di tempo di convincermi che erano gradevoli, che tutto sommato non erano male ma alla fine non ce l'ho fatta e ho deciso altrimenti.
Ma a questo punto non volevo più spendere molti soldi per questo scopo così ho pensato di andare all'ikea, comperare un lenzuolo, di un colore neutro, di disfare gli orli e di usarlo.
Ma ho trovato solo lenzuola bianche che potevano andar bene, ormai ero prevenuta e ogni colore mi sembrava sbagliato. Ho acquistato un lenzuolo bianco e mi son rassegnata ad usare quello.
Una volta a casa ho continuato a rimuginare, neppure il bianco mi soddisfaceva e così il progetto rimaneva lì nel cassetto e non mi decidevo a comporre i tre strati per iniziare il trapunto.
La scorsa settimana entro in un negozio che vende prodotti per la pulizia di casa e vedo sullo scaffale un prodotto per tingere i tessuti, di quelli che metti in lavatrice, col sale e voilà il gioco è fatto. Ma il colore proposto era un lilla tenero e gradevole. E quello è stato un amore a prima vista. ho deciso subito che il mio lenzuolo bianco poteva essere tinto e avrei ottenuto ciò che volevo, un colore che con il verde, a mio parere, sta d'incanto.
Ecco che ora vedete nelle foto il mio top e il suo fondo. 
Ora non ci sono più scuse di sorta: la trapuntatura s'ha da fare!

venerdì 23 luglio 2010

Il gioco delle parti


Qualche mese fa ho partecipato ad uno stage teatrale dal tema: "Maschile e femminile in Pirandello"
Ho così letto e riletto molte opere di questo autore e vi propongo un pezzetto di testo che da allora mi rigira nella mente e che più volte mi è capitato di associare ad eventi quotidiani come la lettura di un libro, le parole di un film.
Sono le parole di Silia, personaggio di "Il gioco delle parti"
Ma la propria vita ... quella che nessuno confida, neanche a se stesso!
Non t'è mai avvenuto di scoprirti improvvisamente in uno specchio, mentre stai vivendo senza pensarti, che la tua stessa immagine ti sembra quella di un estraneo, che subito ti turba, ti sconcerta, ti guasta tutto, richiamandoti a te, che so, per rialzarti una ciocca di capelli che t'è scivolata sulla fronte?
Questo maledetto specchio, che sono gli occhi degli altri, e i nostri stessi, quando non ci servono per guardare gli altri, ma per vederci, come ci conviene vivere ... come dobbiamo vivere ... Io non ne posso più!

martedì 13 luglio 2010

Elsa Morante scrive



               "Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."


P.S. : qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a Mussolini...
Tutte le persone che ricevono la presente comunicazione hanno l'obbligo civile e morale di trasmetterla ad almeno altre cinque persone. Non sia mai che qualcuno lo votasse di nuovo...