28 luglio, Lundo
Mi sono stancata di scriverlo, anche oggi cielo incerto molte nuvole
e il pomeriggio ha portato il temporale, tuoni e fulmini come si conviene
d’estate. Così i panni stesi han fatto “avanti e indietro” un paio di volte dal
cortile al riparo.
Cesare è arrivato ieri sera e la mia “segregazione” è terminata.
Questa mattina caffè al bar e giornale e poi, la novità odierna è che sono
diventata proprietaria di uno smart phone (a Cesare ne hanno assegnato un altro
in qualità di vicepresidente di una società) Così ora devo studiare tutte le
possibilità che mi offre: ho già caricato la posta elettronica e twitter, nei
prossimi giorni provvederò a caricare le altre possibilità che offre cercando
anche di capire come togliere gli account di Cesare per non fare pasticci.
Oggi pomeriggio siamo scesi a Comano a prendere il caffè e a
trovare Tea e Roberto; ho assaggiato le albicocche del loro albero, posso solo
descriverle come memorabili, davvero non se ne mangiano di acquistate così
buone, Tea mi ha anche regalato un vasetto di marmellata, sarà certamente degna
dei frutti dai quali è stata prodotta.
A proposito delle osservazioni circa la solitudine, devo
dire che 2 giorni sono troppo poco per farsene un’idea compiuta; posso solo
dire che, forse, la cosa più difficile è stata l’impossibilità a muoversi in
autonomia, perché il telefono ti permette di mantenere un contatto umano tale
da non farti sentire “solo”, anche la
radio aiuta, a me aiuta molto.
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